Ricorso per impugnativa di trasferimento illegittimo – un fac simile

Ricorso per impugnativa di trasferimento illegittimo
(art. 2103 c.c.)

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TRIBUNALE DI …………………. – SEZIONE LAVORO

Ricorso ex art. 414 c.p.c.

PER: il sig. …………………… (c.f. …………………), nato a ………………, il ………………, residente in ………………, alla via ………………, n. ……, presso lo studio dell’avv. ………………… (c.f. ………………), che lo rappresenta e difende come da procura posta a margine del presente atto.
Ai fini della presente procedura, si chiede che le comunicazioni vengano eseguite a mezzo fax al n. ………… e/o inviate all’indirizzo di posta elettronica certificata …………………

ricorrente

CONTRO: la società ……………… (P.IVA ………………), in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato per la carica presso la sede legale di ………………

resistente

ESPOSIZIONE DEI FATTI

A. Il ricorrente, assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato, è dipendente di ……………… dalla data del ……………… (doc. 1), con inquadramento ………………in base al CCNL di settore.
B. Il ricorrente ha prestato la propria attività lavorativa presso l’unità locale di ……………… sino alla data del ………………, quando gli veniva comunicato il trasferimento presso l’unità di ……………… per un periodo di due anni decorrenti dal mese successivo a quello della comunicazione stessa (doc. 2).
C. Nella predetta comunicazione, il datore di lavoro esponeva genericamente che il trasferimento, qualificato impropriamente come «missione», era motivato da «comprovate esigenze organizzative dell’azienda».
D. Il lavoratore, per mezzo del sottoscritto procuratore, riscontrava la predetta comunicazione, contestandone interamente il contenuto, con particolare riferimento alle ragioni poste a suo fondamento ed alla qualificazione stessa del provvedimento (doc. 3).
E. Nessun riscontro veniva dato dalla parte datoriale.

DIRITTO

1. Sull’illegittimità del provvedimento di trasferimento del lavoratore.
L’art. 2103 c.c. stabilisce che il prestatore di lavoro non può essere trasferito da un’unità produttiva all’altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive che impongono al datore di lavoro di trasferire un dipendente.
La norma, pertanto, limita il potere datoriale di trasferimento stabilendo quelli che sono i presupposti di legittimità dell’atto, la cui sussistenza è richiesta nel caso di trasferimento che non sia nell’ambito della stessa unità produttiva. Ebbene, nel caso di specie, il trasferimento che ha coinvolto l’odierno ricorrente riguarda un mutamento tendenzialmente definitivo (due anni) presso un’unità produttiva diversa da quella di origine. Né vale a sottrarre la fattispecie concreta alle garanzie previste dall’art. 2103 c.c. l’erronea e pretestuosa qualificazione del provvedimento come «missione», dal momento che gli elementi che lo connotano non lasciano dubbio sulla natura di trasferimento piuttosto che di trasferta. Quest’ultima, infatti, secondo la giurisprudenza ormai consolidata della Cassazione, consiste nel trasferimento provvisorio del lavoratore nell’ambito della medesima attività produttiva.
Pertanto, in ossequio a quanto previsto dalla legge, ai fini della legittimità ed efficacia del provvedimento di trasferimento, il datore di lavoro avrebbe dovuto addurre in maniera specifica e circostanziata le ragioni poste a fondamento della propria decisione. Viceversa, dalla comunicazione inviata al lavoratore, non si evince in alcun modo quale siano i motivi sottesi al trasferimento.
Tanto premesso in fatto ed in diritto, il ricorrente, rappresentato e difeso dal sottoscritto avvocato, salvo eventuali, più ampie ed ulteriori deduzioni e difese, anche a seguito delle eccezioni, difese e conclusioni della controparte e riservandosi, altresì, ogni diritto, ragione o azione per il recupero di tutte le spettanze retributive e dei contributi previdenziali omessi

CONCLUDE

perché l’adito Tribunale, in accoglimento del presente ricorso, Voglia così provvedere:
1. accertare e dichiarare l’illegittimità del provvedimento di trasferimento del ricorrente presso la sede di ……………..;
2. per l’effetto, accertare e dichiarare il suo diritto ad essere assegnato presso la sede di origine di ………………………….;
3. condannare la società ………… al pagamento delle spese, diritti ed onorari del presente giudizio, oltre IVA e CPA, con attribuzioni al sottoscritto avvocato che si dichiara anticipatario.

A tal fine il ricorrente

CHIEDE

Affinché l’Ill.mo Giudice unico in funzione di Giudice del Lavoro voglia:
1. fissare con decreto l’udienza di discussione della causa, invitando le parti a comparire personalmente;

IN VIA ISTRUTTORIA

Chiede disporsi l’interrogatorio formale del legale rappresentante della società ……………… sulle circostante di fatto di cui alla narrativa del presente atto ed in particolare quelle sui capi A, B, C, D, che si abbiano qui per integralmente ripetute e trascritte, precedute dalla locuzione «vero è che». Chiede, altresì, venga ammessa la prova testimoniale sui medesimi capi ed indica come testimoni:
— ………………, residente in ………………, alla via ………………, n. …
— ………………, residente in ………………, alla via ………………, n. …

Si esibiscono mediante deposito in cancelleria i seguenti documenti:
1. Contratto di lavoro del …………..
2. Comunicazione di trasferimento.
3. Lettera raccomandata a/r del lavoratore.
4. Buste paga.

Ai sensi e per gli effetti delle disposizioni di legge il valore della presente controversia è indeterminabile, ma è esente dal pagamento del contributo unificato.

…………, lì …………

Avv. ……………………

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Caramanico Alessandro Commercialista e Revisore Contabile.