Opposizione alla cartella di pagamento alla Commissione tributaria

Opposizione alla cartella di pagamento
(art. 25, d.P.R. 602/1973)

Alla Commissione tributaria
provinciale di ……………..

RICORSO
per ………………….. cod. fisc. ………………….., nato a ………………….. il ………………….., ivi residente, rapp.to e difeso dall’avv. ………………….., cod. fisc. …………….. elettivamente domiciliato in via ………………….., per procura a margine (o: in calce) al presente atto indirizzo pec ………….., numero di fax ………………….. – ricorrente

CONTRO
Equitalia Esazione tributi s.p.a. – Gruppo riscossione, agente per la riscossione dei tributi per ………………….. – resistente

E NEI CONFRONTI
Agenzia delle entrate, ufficio di …………………., via ………………….. s.n.c. in persona del legale rapp.te, resistente.

Oggetto: Opposizione a cartella esattoriale n. ………………, notificata in data ………………, avente ad oggetto il tributo ……………… per l’anno ………………, con interessi e sanzioni per la somma di euro ………………, per il totale di euro ………………

PREMESSA IN FATTO
Il ricorrente si è visto notificare cartella esattoriale per il pagamento del tributo S.S.N. per l’anno ……………… e relative sanzioni ed interessi, nonostante tale tributo fosse stato già da tempo definito, in quanto ……………… (regolarmente pagato/oggetto di condono fiscale), come risulta dalla documentazione allegata agli atti.
Facendo seguito alla notifica della cartella esattoriale, il ricorrente ha anche inviato una raccomandata all’ente di riscossione, in data ………………, allegando la documentazione ed i versamenti, ma senza ricevere alcuna risposta;
ciò premesso, si impugna la prefata cartella in tutte le sue ingiuste ed infondate pretese per i seguenti motivi:

MOTIVI DELL’IMPUGNAZIONE
1) inesistenza della pretesa contributiva, per estinzione in seguito a ……………… (pagamento/condono fiscale ex art. 12 legge 289/2000.
Si allega relativa documentazione.
Sebbene tale motivo sia assorbente di ogni altra difesa, comunque nel merito si eccepisce, in subordine, la nullità della cartella per gli ulteriori seguenti motivi;
2) nullità della cartella per decadenza ex art. 1 della legge 156/2005, che in attuazione della sentenza della Corte Costituzionale, n. 280 del 15 luglio 2005, ha modificato i termini per la notifica della cartella di pagamento: la cartella deve essere notificata entro il dodicesimo mese dalla consegna del ruolo ed entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quella di presentazione della dichiarazione. Quindi la cartella impugnata doveva essere notificata entro il 31 dicembre ………………;
3) nullità per violazione dello statuto del contribuente: precisamente dell’art. 6, comma 5, approvato con la legge 27 luglio 2000, n. 212, secondo cui prima di procedere all’iscrizione a ruolo l’amministrazione deve invitare il contribuente a fornire chiarimenti e a produrre documenti. Espressamente il comma 5, prevede la nullità per tale violazione. Nel caso de quo la violazione è ancora più grave, perché nonostante il contribuente abbia inviato chiarimenti con lettera raccomandata del 26 settembre 2005, non ha ricevuto alcuna risposta;
4) nullità della cartella esattoriale: non sono stati indicati, a pena di nullità, i fatti attribuiti al trasgressore, gli elementi probatori, le norme applicate, i criteri seguiti per la determinazione delle sanzioni e della loro entità, nonché dei minimi edittali previsti dalla legge per le singole violazioni (art. 16, d.lgs. 18 dicembre 1997, n. 472);
5) causa di non punibilità: il ricorrente non è punibile con le sanzioni, perché l’eventuale violazione è determinata da “obiettive condizioni di incertezza”, delle condizioni applicabili (art. 6, d.lgs. 472/1997);
6) comunque: intervenuta prescrizione del tributo, per decorrenza dei termini.
Allega copia del reclamo presentato alla Direzione delle entrate di …………….. a norma dell’art. 17-bis del d.lgs. 546/1992.

ISTANZA DI SOSPENSIONE
EX ART. 47, d.lgs. 546/1992 E ART. 4, COMMA 9, L. 144/1989
Ricorrono giusti e fondati motivi per la concessione della sospensione dell’esecuzione dell’atto impugnato. Sussiste la prova e non solo il fumus boni iuris della fondatezza del ricorso. I motivi della sospensione sono insiti nella fondatezza del ricorso, soprattutto relativamente al fondato motivo dell’intervenuto pagamento (o: condono fiscale), accompagnato dalle ricevute di pagamento.
Sussiste grave ed irreparabile danno per il contribuente perché l’ente di riscossione, nell’impugnata cartella minaccia esplicitamente di “procedere ad esecuzione forzata, nonché al fermo amministrativo dei beni mobili registrati ed all’ipoteca sugli immobili”.
E poiché sussiste pericolo di immediata esecuzione, si chiede che il sig. Presidente della Commissione tributaria voglia preliminarmente e provvisoriamente sospendere l’esecuzione della cartella esattoriale e fissare la discussione in Camera di Consiglio per la trattazione della sospensione dell’atto impugnato.

conclusioni
Nel merito voglia l’On.le Comm. Tributaria in accoglimento del ricorso:
a) in via preliminare: dichiarare l’intervenuta cessazione della pretesa contributiva, per intervenuto pagamento/condono fiscale, di cui alla cartella impugnata;
b) altresì in subordine, dichiarare non dovuto il tributo per la decadenza della iscrizione a ruolo, nullità della cartella ed intervenuta prescrizione;
c) con vittoria di spese e competenze e condanna dell’amministrazione al pagamento delle spese legali: infatti con la sentenza n. 274 del 12 luglio 2005, è stato dichiarato incostituzionale l’articolo 46, comma 3 del d.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, che stabiliva che le spese di giudizio fossero a carico della parte che le aveva anticipato, in caso di cessazione della materia del contendere. Tale disposizione è stata definita “un inaccettabile privilegio”, ed è stata dichiarata incostituzionale: il contribuente ha diritto ad avere il rimborso delle spese processuali inutilmente sostenute.

A norma dell’art. 14, comma 3-bis del d.P.R. 115/2002 si dichiara che il valore della controversia è di euro ………………

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Caramanico Alessandro Commercialista e Revisore Contabile.