Impugnazione dell’iscrizione ipotecaria
(art. 35, legge 248/2006 e art. 77, d.P.R. 602/1973)
Alla Commissione tributaria provinciale
di …………………..
RICORSO
per ………………….. cod. fisc. ………………….., nato a ………………….. il ………………….., ivi residente, rapp.to e difeso dall’avv. ………………….., cod. fisc. …………… elettivamente domiciliato in via ………………….., per procura a margine (o: in calce) al presente atto, indirizzo di pec ……….., numero di fax ………………
CONTRO
………………….. Esazione tributi s.p.a. – Gruppo riscossione, agente per la riscossione dei tributi per la provincia di …………………..
E NEI CONFRONTI
Agenzia delle entrate, ufficio di …………………., via ………………….. s.n.c. in persona del legale rapp.te, resistente.
Oggetto: impugnazione di comunicazione di iscrizione di ipoteca P.I. n. ………………….. a carico di ………………….. presso l’ufficio del territorio di ………………….., Servizi di pubblicità immobiliare, con nota in data ………………….. al n. ……………… del registro generale e n. ……………… del registro particolare eseguita sul seguente bene immobile: Lotto-quota ………………….. di piena proprietà – comune di ………………….., via ………………….., n. scheda ………………….. data di scheda …………………. categoria ……………….., ex art. 77, d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602
PREMESSA
L’iscrizione ipotecaria è stata eseguita per la somma di euro ………………….. pari al doppio del presunto ed inesistente credito tributario.
MOTIVI DEL RICORSO
L’atto in epigrafe indicato è ingiusto, illegittimo, persecutorio e temerario e si impugna per i seguenti motivi:
1) violazione dell’art. 77 del d.P.R. 602/1973 perché l’iscrizione ipotecaria non è stata preceduta dall’invito al pagamento di 60 giorni previsto dall’art. 50, comma 1;
2) violazione dell’art. 25 del d.P.R. 602/1973 perché il concessionario non ha notificato, a pena di decadenza, le cartelle di pagamento nei termini previsti da tale norma e con invito a pagamento nel termine di sessanta giorni;
3) violazione ed omessa applicazione di legge perché il ricorrente per gli anni …….. ha aderito al condono fiscale per le liti pendenti ex art. 16 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 ed ha provveduto al pagamento dei relativi importi, come da istanze e quietanze di versamento, che si allegano; per il contributo sanitario;
4) violazione e falsa applicazione di legge perché l’istante ha aderito alla proposta di condono del concessionario a norma dell’art. 12 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 per i carichi dei ruoli pregressi ed ha versato euro ………. per contributo ……… (anno……….) ed euro ……… per imposta (anno ……….); (si allegano proposta del concessionario e ricevute di versamento);
5) inosservanza e mancato rispetto del giudice tributario, perché con sentenza n. ……… la Commissione tributaria provinciale di …….. ha annullato la cartella di pagamento n. ……….., relativa all’imposta ………., di cui si allega il dispositivo; si producono anche la sentenza n. 157/2000 e decisioni di sgravio del comune di ……… inviate all’ETR;
6) violazione dell’art. 6 dello Statuto dei diritti del contribuente (legge 27 luglio 2000, n. 212) perché per l’imposta sul valore aggiunto l’agente per la riscossione non ha indicato gli elementi di fatto e di diritto; su un presunto residuo tributo di euro ………………….. si iscrive ipoteca per euro …………………..; per tale motivo il ricorrente può esercitare il diritto di difesa sancito dalla Costituzione;
7) violazione del diritto di difesa, perché dopo molti anni il contribuente non può dimostrare se ha versato in ritardo l’indennità forense per la maternità, pari ad euro ………………….., quale residuo. L’onere della prova è a carico di presunto creditore;
8) violazione dell’articolo 76 del d.P.R. 602/1973, che stabilisce che il concessionatio può procedere all’espropriazione immobiliare se l’importo complessivo del credito per cui si procede supera complessivamente euro 8.000; considerando che la maggior parte dei tributi sono stati pagati e/o sgravati, l’importo scende nettamente al di sotto della somma di euro 8.000, con conseguente illegittimità dell’iscrizione richiesta.
ISTANZA DI SOSPENSIONE
Sussistono giusti e fondati motivi per la sospensione dell’atto impugnato ex art. 47 d.lgs. 546/1992, perché l’istante ha fornito atti liberatori degli illegittimi tributi fiscali.
Il danno grave ed irreparabile è nella pubblicità della iscrizione ipotecaria presso terzi e istituti bancari (Trib. Genova, sez. VI, 20 marzo 2006)
CONCLUSIONI
Si conclude perché l’on.le giudice tributario voglia:
A) in via preliminare sospendere l’atto impugnato;
B) nel merito di dichiarare nullo l’atto di iscrizione ipotecaria ed ordinare al concessionario e all’Agenzia delle entrate lo sgravio dei tributi di rispettiva competenza e la cancellazione dell’ipoteca;
C) condannare gli enti resistenti al pagamento di spese e competente di causa (Corte Costituzionale n. 274 del 12 luglio 2005).
A norma dell’art. 14, comma 3-bis, del d.P.R. 115/2009 si dichiara che il valore della controversia è di euro ……………………
(luogo e data) Avv…………………..
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Caramanico Alessandro Commercialista e Revisore Contabile.