Domanda del lavoratore di ammissione al passivo a seguito di ordinanza per il pagamento di somme – un fac simile

Domanda del lavoratore di ammissione al passivo a seguito di ordinanza per il pagamento di somme
(art. 423 c.p.c.; art. 93 R.D. 267/1942)

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TRIBUNALE DI ………………
G.D. Dott. ………………

DOMANDA DI AMMISSIONE AL PASSIVO (1)

FALLIMENTO DELLA SOCIETÀ: ……………… s.p.a. n. …… del ………………

UDIENZA DI VERIFICA DEL ………………

CURATORE: Dott. ………………

…………… (c.f. ………………), nato a ……………… il ………………, residente in ……………… alla via …………… n. ……, rappresentato e difeso dall’Avvocato ……………… (c.f. ………………) ed elettivamente domiciliato presso il suo studio in ……………………… alla via ……………… n. ……, giusta mandato a margine del presente atto. Ai fini della presente procedura, si dichiara di voler ricevere le comunicazioni al n. di fax ………… o al seguente indirizzo di posta elettronica certificata ……………

ESPONE

I. La società ……………… s.p.a., per assicurare il rispetto della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, conferì alla ……………… s.r.l. l’incarico di certificazione di qualità ed il ……………… stipulò con il ricorrente un contratto di consulenza.
II. In corrispettivo dell’attività prestata, la società ……………… s.p.a. si obbligava a corrispondere al ricorrente la somma di € ……… annui, oltre IVA.
III. Il contratto prevedeva una durata di un anno a partire dal ………………
IV. Il ……………… le parti convennero di recedere dal contratto di consulenza e stipularono un nuovo contratto di collaborazione continuativa e coordinata, in quanto la ……………… s.p.a. aveva constatato la necessità di assicurarsi un’assistenza continuativa, di tipo tecnico professionale, nell’organizzazione, coordinazione e gestione delle attività necessarie al conseguimento ed al mantenimento della certificazione qualità, secondo i parametri regolamentari fissati dalla normativa vigente in materia.
V. Il contratto di collaborazione continuativa e coordinata riproduce lo stesso oggetto del precedente contratto di consulenza del ……………… e, anche in questo caso, veniva prevista una durata di 12 mesi a far data dal …………, con possibilità di rinnovo per un ulteriore ed analogo periodo o per il tempo ritenuto necessario dalle parti.
VI. Le parti determinarono un compenso di € ……… da corrispondere con cadenza trimestrale. Da tale ammontare dovevano essere detratti € ………, già percepiti dal ricorrente, pertanto la società si obbligava a versare una somma di € ……… per 11 mesi, pari a € ……… al mese. Da tale importo la società detraeva il 20% a titolo di trattenuta fiscale ed il 3% per la quota gravante sul lavoratore per la contribuzione previdenziale obbligatoria.
VII. La ……………… s.p.a. riconosceva al ricorrente un rimborso mensile per le spese vive sostenute documentate.
VIII. A seguito della stipula del contratto di collaborazione veniva ridisegnato l’organigramma di …………… s.p.a., necessario per soddisfare esigenze di qualità organizzativa e funzionale voluta dalla società …………… s.p.a., principale committente. In tale organigramma il Presidente della ……………… s.p.a. richiedeva la presenza del ricorrente come responsabile dell’assicurazione di qualità.
IX. Il Presidente della società affidava al ricorrente il ruolo di referente interno all’organizzazione aziendale, ai fini dell’applicazione del Sistema Aziendale di Qualità, la tenuta dei rapporti con la committenza, in particolare quella interessata al Sistema Qualità, ed il presidio dell’officina, assumendo la responsabilità operativa sulla bontà del prodotto.
X. Il ……………… il Presidente della ……………… s.p.a. recedeva dal contratto con la ……………… s.r.l. e, come risulta dalla intercorsa corrispondenza che si allega, affida al ricorrente una serie di mansioni.
XI. Dal ……………… al ……………… al ricorrente non è stata corrisposta alcuna somma né a titolo di retribuzione né tantomeno per il rimborso delle spese sostenute.
XII. Il ricorrente, a causa del perdurante e grave inadempimento contrattuale e non avendo ricevuto dal Presidente della società alcuna comunicazione, il ……………… dichiarava di recedere dal contratto di collaborazione continuativa e coordinata.
XIII. Non ha mai percepito una retribuzione proporzionata alla qualità ed alla quantità del lavoro svolto né alcunché gli è stato versato per TFR, né in precedenza, durante tutto il corso del rapporto, aveva percepito alcunché per indennità di 13ª mensilità, oltre che per riposi, ferie e festività non godute.
XIV. Dopo la cessazione del rapporto di lavoro ha vanamente rivendicato i suoi crediti ammontanti a € ………, prima mediante raccomandata del ……………, poi con una richiesta per il tentativo obbligatorio di conciliazione ed, infine, depositando ricorso ex art. 414 c.p.c. al Tribunale di ………………
XV. Nel corso del giudizio, il ………… il Giudice del Lavoro, dott. …………, ordinava, ex art. 423 c.p.c. (), alla ……………… s.p.a. il pagamento della somma di € ……… in favore del ricorrente.
XVI. Lo stesso, il ……………… notificava atto di precetto per l’importo di € ………, senza ottenere alcun pagamento.
XVII. Il ……………… il Tribunale di ……………… ha dichiarato il fallimento della debitrice.
XVIII. L’istante non ha mai percepito il pagamento della predetta somma e, pertanto, è creditore di €………
XIX. All’istante spetta inoltre anche l’ulteriore somma di € ………, per l’attività lavorativa svolta, come risulta dai conteggi allegati.

Tanto premesso l’istante, come sopra domiciliato, rappresentato e difeso,

CHIEDE

all’Ill.mo G.D., visti gli artt. 95 e ss. del R.D. 16 marzo 1942, n. 267, di essere ammesso al passivo del fallimento della ……………………… s.p.a., con sede in ……………… alla via ……………… n. ……, per la complessiva somma di € ……… in via privilegiata.

Si allegano ():

a) copia del ricorso ex art. 414 c.p.c.;
b) copia dell’ordinanza del ……………… emessa dal dott. ………………;
c) conteggi delle spettanze;
d) stralcio del CCNL del settore.

…………, lì …………

Avv. …

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Caramanico Alessandro Commercialista e Revisore Contabile.